In attesa di nuove storie ad alta tensione, ecco di seguito il testo dell'intervista al blog curato da Antonietta. Alla prossima!
Ciao
Federico, grazie di aver accettato questa intervista.
1-
La prima domanda riguarda la scrittura. Cosa significa per te
scrivere?
Ciao
Antonietta, ho accettato con piacere questa intervista perché credo
che sia un buon modo per interagire con il pubblico di lettori. Per
me scrivere significa trasmettere, attraverso fogli di carta o
tramite supporti digitali, alcuni messaggi sotto forma di storie
narrate che, anche se sono frutto della fantasia, partono comunque da
qualcosa di reale e tangibile.
2-
Quando hai iniziato?
Ho
iniziato casualmente all'età di 17 anni
3-
Parlaci del tuo romanzo Atropos.
Atropos
è un romanzo thriller ambientato a Bologna e provincia, come tutte
le cose che scrivo, incentrato su un'indagine di polizia partita
dall'omicidio di una donna e che successivamente diventa qualcosa a
raggio più ampio e con risvolti quasi impensabili. I personaggi
principali sono quelli presenti anche nei miei due romanzi
precedenti, ovvero l'ispettore Stefano Zamagni, l'agente Marco
Finocchi, suo fido collaboratore, e il capitano Giorgio Luzzi, che
cercheranno di fare luce su quanto accade attorno a loro a partire
dall'omicidio di cui parlavo poco fa, fino ad arrivare ad un epilogo
inaspettato.
4-
Il titolo è molto importante. Raccontaci il motivo della scelta.
La
scelta del titolo è stata piuttosto semplice: anche se gli
inquirenti arrivano a determinate conclusioni dopo avere brancolato
nel buio per molto tempo, questi si rendono conto che tutte le
vicende narrate nel romanzo ruotano attorno ad Atropos.
5-
Perché hai scelto di scrivere un Thriller?
Perché
è il genere in cui riesco ad esprimere meglio le mie idee e la mia
fantasia
6-
Ci sono molti personaggi e tanti omicidi. La storia dell’associazione
Atropos è molto particolare ed interessante. Come ti è venuta
l’idea?
L'idea
dell'associazione Atropos ce l'avevo in testa da un po' di tempo
perché fa parte di un progetto a più largo respiro che è partito
dal mio primo romanzo, Il
prezzo dell'inferno,
pubblicato nel 2011. Parlando nello specifico dell'associazione
Atropos, il suo nome si ricollega alla mitologia greca ed è soltanto
un tassello di questo progetto più ampio a cui ho accennato prima
7-
Hai mai pensato di abbandonare tutto mentre scrivevi?
No.
Devo ammettere che questa storia è nata piuttosto velocemente e
altrettanto velocemente si è sviluppata mentre scrivevo Atropos,
per cui mi premeva arrivare alla fine. E' una storia che mi è
piaciuta da prima che fosse trasformata in romanzo e mi piace il
messaggio che deve trasmettere
8-
Ti sei ispirato a qualcuno in particolare per creare i tuoi
personaggi?
No,
e qualsiasi riferimento a persone realmente esistite o esistenti è
puramente casuale
9-
Qual è il personaggio che ti ha creato maggiori difficoltà nella
stesura del romanzo?
Direi
nessuno perché, a parte i personaggi ricorrenti nei miei romanzi,
avevo bene a fuoco anche tutti gli altri presenti in Atropos
già da prima di iniziare a scrivere il romanzo
10-
Cosa ti aspetti da questo romanzo?
Nulla
di preciso. Spero che piaccia al pubblico come è piaciuto a me
durante la stesura
11-
Perché dovrebbero leggere il tuo libro?
Se
vogliamo trovare un motivo per leggere Atropos,
a parte il fatto che possano o meno piacere il genere thriller e la
sua ambientazione, è il messaggio che intende trasmettere e che si
ha più chiaro leggendo anche Il
prezzo dell'inferno,
che è precedente, e i successivi, che andranno a completare un
“mosaico” di storie, ognuna con una propria trama ma, allo stesso
tempo, collegate tra loro da un sottile filo.
12-
Quali sono i tuoi autori preferiti?
Ce
ne sono vari. Leggo molto, spaziando tra più generi. Sperando di
non dimenticarne nessuno, ma probabilmente succederà, ti posso
citare: Stephen King, Dean Koontz, Clive Barker, Jeffery Deaver,
Patricia Cornwell, Clive Cussler, Ken Follett, Frank Schätzing,
Elizabeth George, Maxime Chattam, Stieg Larsson, Khaled Hosseini.
Senza considerare i romanzi classici.
13-
Chi è Federico nella vita di tutti i giorni?
Federico
è un chimico con tante passioni, tra cui la scrittura, la lettura,
la musica, il turismo, la gastronomia. Curo un blog dedicato alla
musica a 360° e da poco ne ho creato un altro dedicato alle storie
che nascono dalla mia fantasia.
14-
Hai intenzione di scrivere e di pubblicare ancora? Se sì, cosa?
Certo.
Sto scrivendo il mio quarto romanzo e successivamente ne scriverò
altri, tutti con una base di partenza reale che si svilupperà
attraverso una trama per donare ai lettori un messaggio diverso ogni
volta
15-
Se dovessi dedicare il tuo romanzo a qualcuno, a chi lo dedicheresti?
Generalmente,
all'inizio di ogni romanzo che scrivo si legge una dedica. In questo
caso, Atropos
è dedicato a tutte le persone che non vedono l'ora di leggere storie
di questo genere.