domenica 13 marzo 2016

Atropos su Nubleer, Mybook e un nuovo frammento

Da un po' di tempo, "Atropos" è disponibile in formato digitale anche su Nubleer, piattaforma innovativa sudamericana dove è possibile anche leggere soltanto alcuni brani dell'opera, e Mybook.
Con l'occasione, ecco di seguito un altro frammento tratto dal romanzo.
Buona domenica a tutti!


"
[...] Sebbene fossero soltanto le 21, quando sentì suonare il telefono, inizialmente pensò che potesse essere qualcuno che aveva sbagliato a comporre il numero telefonico e che avesse chiamato lei per errore oppure qualcuno che volesse avvisarla che un suo parente non stava bene o che gli fosse accaduto qualcosa di grave nelle ultime ore.
La sua prima reazione fu comunque quella di non rispondere, poi, sentendo che la persona all'altro capo del filo insisteva, decise di premere il tasto per aprire la comunicazione.
Pronto?”
In risposta ottenne soltanto silenzio.
Pronto?”, ripeté, “Chi c'è dall'altra parte?”
Ancora nessuna risposta.
Chiunque sia, è pregato di rispondere. Chi c'è?”
La chiamata venne chiusa senza che la Spaggesi potesse sapere chi fosse il suo interlocutore ma, pochi minuti più tardi, il telefono squillo nuovamente.
Pronto?”, disse la donna, aprendo la chiamata dopo il primo squillo.
Era rimasta davanti al telefono, in attesa di vedere come si sarebbe sviluppata la situazione.
Pronto?”
A quanto pareva, chi aveva chiamato non voleva farsi riconoscere, oppure aveva altre mire.
O entrambe le cose, pensò la donna.
Senza ottenere nessuna risposta, stavolta fu la Spaggesi a riattaccare, ma evidentemente chi aveva chiamato intendeva continuare la sua azione disturbatrice.
Pronto? Si può sapere chi è lei?”, chiese la donna aprendo nuovamente la comunicazione.
In risposta si sentì un respiro.
Senta”, si spazientì la Spaggesi, “io non so con chi stia parlando, ma le posso dire che quello che sta facendo è di cattivo gusto. Indipendentemente dall'orario, questi scherzi non si fanno e le garantisco che se continua a telefonarmi e a mandarmi scatole con oggetti assurdi, io la denuncio. Intesi?”
La comunicazione si chiuse bruscamente ma, dopo alcuni minuti, il telefono squillò per l'ennesima volta.
Mi dica chi è, per cortesia”, disse la donna, “e la smetta di importunarmi, altrimenti giuro che vengo a cercarla e l'ammazzo.”
Io sono già morto”, rispose una voce distorta, per poi riattaccare immediatamente.
Mariolina Spaggesi non sapeva che cosa pensare, ma non ne ebbe nemmeno il tempo, perché un attimo più tardi, il telefono suonò ancora.
La smetta e basta!”, sbraitò la donna, chiudendo immediatamente la chiamata e sentendo l'adrenalina correrle lungo la schiena.
In quel momento stava tremando e si sentiva in preda al panico. [...]
"